L’ultima conversazione tra Mr Brain (la ragione) e Mr Soul (l’anima)

astratto

“Non piangere per chi non merita il tuo sorriso.”

Jim Morrison

Mr Brain (B): hey Soul, non ti vedo molto bene! Che succede?

Mr Soul(S) : ciao Brain, hai ragione😪 non me la sto passando molto bene in questo periodo! Veramente è un bel po’ che sono dolorante..

B: hey, lo sai che io sento il tuo dolore! È assordante! Non riesci a soffrire in silenzio e io non riesco a programmare la mia giornata e ad essere efficace e preciso come prima!

S: lo so B, tu hai ragione (come potrebbe essere diversamente) ma cosa ci posso fare? Sai, io vorrei tanto non sentire dolore! Ma penso di avere delle ferite sparse dappertutto, mi fanno male, urlano, vorrebbero lei…

B: lei chi? Lei lei? Lascia stare, S! Lei non fa per te, lei non può essere solo tua! Lei è di tutti! Non puoi farci nulla. Se dovesse tornare sai cosa succederebbe, no?

S: sì, lo so. Ma io sto morendo! E tu B, non puoi pensare solo a te stesso! Sei un egoista! È possibile che io debba sempre essere sottomesso alla tua volontà?

B: certo che si! Tu non sei in grado di fare le cose in maniera efficace ed efficiente. Se dovessi dare retta a te, questa casa sarebbe un disastro. Per fortuna ci sono io a mettere un po’ di ordine…

S: senti B, lo sai che non mi importa niente dell’ordine, dell’efficienza, ecc ecc. Io mi preoccupo di portare felicità e serenità in questa casa. Curo i fiori, apro le finestre per fare entrare un raggio di Sole che ci scaldi. Di questo io ho bisogno! Non mi interessa essere efficiente..

B: S, posso capirti, io capisco tutto, ma qui comando io non tu.. E le ferite passeranno. Io ce la sto mettendo tutta per aiutarti!

S: ah si? E cosa fai per aiutarmi? No, perché io ancora, non solo non sono guarito, ma non sono nemmeno migliorato. Nemmeno un pochino. Fammi sentire, cosa stai facendo per farmi passare questo maledetto dolore!

B: come puoi non apprezzare quello che faccio per te! Ti faccio ascoltare la musica, ti porto in giro a vedere musei, panorami mozzafiato, invito altri chirurghi in casa nostra per farti ricucire le ferite, compro libri che attraverso me arrivano a te, li leggo ad alta voce per fare in modo che tu ascolti e che impari a curarti da solo. Ma tutto questo non ti basta, S? E che cazzo! Io posso continuare così finché non guarisci, perché lo sai che penso solo a te, ma se tutto quello che faccio per te è inefficace, mi dici cosa posso fare? Mi devo arrendere? Devo chiedere aiuto a un professionista?

S: B. La musica tu dici! Ogni canzone che mi fai ascoltare mi riporta a lei, è straziante, le mie ferite anziché chiudersi si schiudono.. L’arte? LEI è arte! Tutto il resto è insignificante! I panorami mozzafiato? Quando li vedo, bellissimi, senza dubbio, io penso a quanto sarebbe bello goderseli insieme a lei. Inviti altri chirurghi, dici! Beh B, finora tutti quelli che hai invitato in casa non sono nemmeno arrivati a vedermi, figurati se riescono a ricucire le mie ferite.. I libri poi! Quelli possono far ragionare te, che sei abituato a farlo. Io non faccio altro che continuare a pensare a lei, ogni cosa tu mi leggi per me è un ricordo di lei… B, ma lo capisci che tutto quello che fai per me mi fa solo avere più bisogno di lei? Io non la dimenticherò mai, ecco! Scordatelo! E se lei non tornerà più da me, beh allora sono pronto a tenermi le mie ferite aperte così come sono adesso… Mi dispiace B, ma dovrai fare a meno di me, perché io sto morendo, senza lei io muoio. Questa non è un’opinione. Questo è un fatto.

B: S, questo è un dilemma bello e buono. Perché se lei torna io vado in tilt! Se lei non torna tu muori! Nemmeno io, che so far di conto, riesco a risolvere questa equazione! Riesco solo a prevedere una cosa S. Io ti voglio bene, tu lo sai, ma devi rassegnarti, dobbiamo rassegnarci, perché lei non tornerà più. L’ultima volta che lei era qui io ti ho messo il bavaglio e ti ho legato per non farti parlare, per non farti sentire da lei, anche se, birichino, ti sentivo urlare da sotto lo straccio che ti avevo infilato in bocca! Avevo deciso che lei non andava bene per me, perché mi faceva soffrire e lo avevo deciso senza il tuo parere. Lo so S, ho fatto una porcata, me ne dispiace, ho pensato solo alla mia sopravvivenza e non al fatto che avrei provocato la tua morte. Quello che ho fatto però ha fatto scappare via lei per sempre. Tu questo lo devi capire, te lo devi mettere in testa, devi rassegnarti! Ormai è tardi per dare tutta la colpa a me! È andata così S! Io ti perderò, lo so e sarò arido senza te. Sarò a metà. Ma a questo punto l’unica soluzione è che tu muoia per non soffrire più. Ragionandoci sopra, è meglio essere a metà, ma almeno non sentirò più il tuo dolore assordante!

S: e così mi hai condannato a morte B! Non mi resta allora che salutarti e augurarti tanta salute, non felicità perché quella, senza me non la troverai più… io morirò in questa casa e andrò a vivere in un’altra casa. Una casa dove sarò curato e coccolato… Addio B. Addio per sempre..

B: 😭😭😭😭😭😭